I consigli di Ruggero
Sono venuto a Roma 35 anni fa, per l’amore che provavo per questa città. Città difficile, a tratti impossibile, ma che ha un fascino unico, irresistibile. Prima mi capitava spesso di viaggiare, adolescente, in giro per l’Europa. Mentre tutti cercavamo il modo di prolungare il nostro soggiorno, negli amici romani che mi capitava di incontrare, percepivo una sorta di nostalgia, di amore triste per questa città che adesso mi trovo assolutamente a condividere.
Il Pantheon
Il Pantheon è, in modo indiscusso, il monumento romano per eccellenza. Nella sua perfezione sembra quasi immaginare il rinascimento. Cercate di godervelo senza turisti, magari all’apertura. Meglio se piove: vedere la cascata d’acqua dall’oculo posto in cima alla cupola è magnifico. Provate ad immaginarlo più alto, con una scalinata oggi nascosta dalla piazzetta antistante che, al contrario, lo mostra affossato. O scorretegli attorno. Da dietro vedrete da vicino gli incredibili fregi e godrete al massimo della bellezza di questo monumento. Sul muretto balaustra potete fermarvi a parlare e guardare. Magari entrate da Nemasté, una delle più fornite e raffinate botteghe del te a Roma.
Segnate queste ricorrenze: 21 aprile e Pentecoste. Il primo è il Natale di Roma, il giorno in cui il sole, a mezzogiorno, passando attraverso il foro posto all’apice della cupola, illumina esattamente l’ingresso della sala. Dopo la messa di Pentecoste una cascata di petali di rosa inonda l’aula dallo stesso foro: uno spettacolo indimenticabile!
La fontana delle tartarughe
Questa fontana è il cuore del quartiere ebraico, ma anche luogo di un’antica leggenda che costringe i fidanzati a non camminare insieme sulla piazza, pena la fine del loro amore. Non ci si crede, ma vi capiterà di vedere coppie che si separano per attraversarla separatamente o in cui uno dei due innamorati accompagna l’altro a occhi chiusi. Superstizioni a parte il quartiere offre davvero molto ai suoi discreti visitatori. Molte sono le gallerie d’arte, i palazzi nobiliari, gli scorci incredibili, sino ad arrivare al Portico d’Ottavia, tra ghiotte botteghe di dolci e cibi di tradizione ebraica
Isola Tiberina
Andate a prendere un aperitivo al tramonto sull’unica isola di Roma. Attraccata ai robusti muraglioni da due tra i più antichi ponti di Roma, da sempre dedicata ad Esculapio, dio della salute, ha, sul suo ponte di nave/piazza San Bartolomeo, un monumento-obelisco a mo’ di albero maestro sotto il quale è piacevole attendere il calar del sole.
Castel Sant’Angelo
Questo monumento ospita, nella spettacolare loggia, un bar con una vista mozzafiato. Se riuscite a farci colazione, con Roma ai vostri piedi, capirete il piacere di vivere in questa città. per raggiungerla attraverserete la tomba di Adriano, la fortificazione medievale, le carceri e gli appartamenti rinascimentali che ospitano, appunto, il bar, sino ad arrivare all’angelo, scenario all’ultimo atto della Tosca.
San Bonaventura al Palatino
Un convento arroccato in cima al Palatino, ci si arriva da una stradina che si arrampica dietro il Colosseo e l’arco di Costantino. Una sorta di passaggio segreto che conduce in un posto magico, fuori del tempo.
In fondo, l’unico consiglio che vi posso dare, è quello di camminare, camminare, camminare sino a perdere il senso dell’orientamento. Aprendo gli occhi al bello e avventurandovi nell’immaginarvi percorrere la storia.
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